domenica 8 marzo 2015

SILVIA IORIO | Il Posto Giusto @ Studi Televisivi Dear | RAI 3 | Roma, IT



Silvia Iorio
a "Il Posto Giusto"
Domenica 8 Marzo
Ore 13:00
Rai Tre

Sono lieta di annunciare la mia presenza in veste di ospite al nuovo programma di Rai 3 "Il Posto Giusto", in onda dal primo marzo ogni domenica alle 13:00.


SILVIA IORIO










                                                                                                               
Un format intelligente, nato in collaborazione con il Ministero del Lavoro, che si pone l'obiettivo di dedicare il giusto spazio al tema dell'occupazione: dallo status attuale in cui si trova alla sua ri-definizione attraverso nuove modalita'. In un'epoca in cui tremano il lavoro dipendente e la conseguente sicurezza economica, la televisione e i media non potevano certo restare indifferenti al delicato tema: ed ecco sorgere un programma atto a suggerire strade innovative. Obiettivo della trasmissione, condotta dalla spigliata, bella e competente Rebecca Vespa Berglund, è invitare professionisti di vari settori a testimoniare la propria esperienza, informare e, ove possibile, orientare il pubblico offrendo un ventaglio di esperienze formative.


REBECCA VESPA BERGLUND | Conduttrice de "Il Posto Giusto" | Rai Tre








                                                                                                              
Come artista, il mio lavoro non è dissimile da quello di molti altri: ho un ufficio (il mio studio: dove penso, creo e produco), degli orari, delle scadenze e una lunga serie di esperti con cui mi relaziono, dal direttore artistico al tecnico specializzato, dal curatore al fisico nucleare.


SILVIA IORIO | Co-working per la realizzazione dell'Opera ODYSSEIA | 2010 London Metropolitan University in partnership con Whitechapel Gallery











                                                                                                             
Sono stata invitata in qualita' di ospite a "Il Posto Giusto" per testimoniare la mia personale esperienza nell'ambito di un discorso eterogeneo sui temi del co-working in arte, archeologia, architettura e restauro: in puntata, infatti, tra i numerosi inserti video, si cita la Reggia di Venaria Reale, ex-residenza sabauda nel torinese, dichiarata nel 1997 dall'UNESCO patrimonio dell' umanità, titolo cui ha fatto seguito uno straordinario restauro che ne permette oggi un raffinatissimo museo. Per chi voglia visitarne il sito, linki www. lavenaria.it, dove scoprira' che si e' trattato del cantiere più rilevante d'Europa per i Beni Culturali. Sotto restauro per ben dieci anni, la Reggia contiene capolavori inestimabili, tra cui la grandiosa galleria degli stucchi dell' architetto Filippo Juvarra. L'intervento cooperativo di un team di giovani affiatati restauratori ha consentito l'attuale remise en forme di numerosi capolavori, che e' valsa loro l'appellativo di "Guerrieri dell'Arte". 

SANTO VERSACE

Durante la trasmissione, saro' affiancata da due illustri ospiti: alla mia sinistra, Santo Versace, fratello maggiore di Gianni e Donatella Versace, imprenditore, politico e presidente di Fondazione Altagamma, struttura la cui mission e' accrescere la competitivita' dell'alta industria culturale e creativa italiana, contribuendo attivamente alla crescita economica e sociale dell'Italia. "Bella e possibile. Memorandum di un'Italia da comunicare" e' il titolo del libro edito Skira, presentato da Santo. Vi invito a visitare il sito ufficiale della fondazione su www.altagamma.it.                     

Terza ospite a "Il Posto Giusto", la rinomata Chef Cristina Bowerman di Glass Hostaria, a Roma, nel cuore di Trastevere. Nel suo libro edito Mondadori e intitolato "Da Cerignola a San Francisco e ritorno", Cristina Bowerman racconta la propria esperienza, dagli esordi fino alla direzione dl ristorante Glass, che le e' valsa la premiazione nel 2008 con due forchette del Gambero Rosso e nel 2010 di una Stella MichelinTrovate maggiori dettagli sul suo www.glass-restaurant.it.

CRISTINA BOWERMAN
Una nota di merito alla conduttrice Rebecca Vespa Berglund, che - seppur giovanissima - dimostra una sorprendente capacita' di saper congiungere e ricollegare testimonianze professionali diversificate e luoghi di interesse storico-sociale della nostra Italia.

Da ultimo, ma nient'affatto per importanza, scrivo qui il mio pubblico grazie all'autore Casimiro Lieto, che con il suo programma televisivo "Il Posto Giusto" restituisce uno spazio degno di confronto e riflessione su quanto ciascuno di noi possa (e debba) individualmente fare per creare una realta' occupazionale competente, maggiormente reddi- tizia e finalmente foriera di generose soddisfa- zioni. La puntata e' visibile in replica su: 

www.ilpostogiusto.rai.it

Grazie.

Silvia Iorio


Massimiliano Franceschetti
maurizio sorcioni

giovedì 5 marzo 2015

SILVIA IORIO | MasterChef Italia @ Palazzo Delle Esposizioni | SKY UNO | Roma, IT








Produzione: Magnolia Spa
Programma TV: Masterchef Italia
Canale: Sky Uno | Edizione: 4° | Puntata: 9° | Episodio: 18 
Giudici: Bruno Barbieri e Joe Bastianich [Assente: Carlo Cracco]
Registrazione: Domenica 13 Luglio 2014 - Ore 11:30
Messa in onda: Giovedi 12 Febbraio 2015 - Ore 22:10
Location: Ristorante OPEN COLONNA, Scalinata Via Milano 9A, 00184, Roma, IT

In ordine alfabetico, Giuria composta dai seguenti Critici-Degustatori: Francesco Bonami, Tamara Ferioli, Pierpaolo Ferrari, Silvio Giordano, Stefano Giovannoni, Silvia Iorio, Julia Krahn, Liuba, Ozmo, Christoph Radl, Elisabetta Rogai, Nicola Salvatore, Lady Tarin.


Capotavola destra, di spalle: Silvia Iorio [Visual Artist]. Seguono in senso antiorario: Nicola Salvatore [Artista], Pierpaolo Ferrari [Fotografo], Ozmo [Street-Artist], Francesco Bonami [Direttore Artistico Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Direttore Pitti Immagine, Firenze], Julia Krahn [Artista], Christoph Radl [Graphic Designer; Direttore delle riviste Interni e Grazia Casa], Liuba [Performer], Stefano Giovannoni [Designer], Lady Tarin [fotografa], Tamara Ferioli [Artista], Silvio Giordano [Artista] ed Elisabetta Rogai [Artista] | Foto: Bianca Buoncristiani | 13 Luglio 2014, Palazzo delle Esposizioni, Roma, IT.


Arrivato alla quarta edizione televisiva con grande successo di pubblico e followers, MasterChef Italia e' la versione italiana del celebre Talent Show culinario MasterChef - programma creato e messo in onda nel 1990 dal regista britannico Franc Roddam per la BBC ed oggi ormai diffuso e amato in molti Paesi.


Tre illustri imprenditori della ristorazione presentano e presenziano il format italiano: Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich. A loro il compito di valutare la qualita' e originalita' dei piatti cucinati dagli aspiranti Chef.


In particolare, l'episodio numero 18 celebra la straordinaria, intensa pittrice Frida Kahlo - cui i piatti sono ispirati. Cucina messicana, dunque! Volta a soddisfare i palati (e gli occhi) esigenti di tredici eccellenze in campo artistico.





Siamo a Roma, alle Scuderie del Quirinale. Le Scuderie sono sede di importanti mostre d’arte e i nostri aspiranti chef sono qui per la mostra organizzata da Enel sull’artista messicana Frida Kahlo. I nostri cuochi amatoriali dovranno cucinare dei piatti che si ispirano ai quadri di Frida lasciandosi trasportare dalle emozioni e dai colori dei dipinti ma, cosa più importante, dovranno convincere 13 critici del mondo dell’arte che valuteranno i loro piatti. Prima però gli aspiranti chef potranno visitare la mostra. 

























22.31 – I tredici critici sono arrivati. La rappresentanza è formata da esperti d’arte, fotografi, performer ma soprattutto appassionati di cucina. Il primo piatto è l’antipasto della brigata rossa. Amelia presenta il piatto: un gazpacho di pomodoro anguria e ravanelli con ricciola marinata al tabasco e agrumi, sedano in ghiaccio e avocado. Secondo i commensali il piatto non profuma. Per molti è un difetto per altri un pregio perchè ricorda un particolare periodo della vita di Frida Kahlo. Nemmeno l’antipasto della brigata blu convince i critici. L’eccessiva commistione di colori e il sapore della frutta che copre il sapore del pesce sono le critiche condivise da quasi tutti i commensali.

22.45 – Gli aspiranti chef sono in attesa di sapere chi delle due brigate ha vinto la prova in esterna. Dietro i giudici c’è un cavalletto con una tela coperta. Tra poco i giudici scopriranno la tela mostrando il colore della brigata vincente. Chi vincerà?
I giudici hanno scoperto la tela. La brigata vincente è quella blu. Nicolò e Paolo esultano. É stata dura ma ce l’hanno fatta.







> Dopo Masterchef: Riflessioni su Arte e Cibo.
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> Sto lavorando tantissimo in questo periodo. Per questo non ho avuto tempo di espandere i pensieri sulla mia esperienza come giudice di Masterchef, in particolare sul rapporto tra arte e cibo. Ho deciso pertanto di prendermi dieci minuti di tempo per rimediare con qualche riflessione, perché alcune sensazioni, olfattive, di gusto, ma anche estetiche, ancora mi accompagnano. Anzitutto, è stato un vero piacere conoscere personalmente dei Maestri come Bruno Barbieri e Joe Bastianich, la cui incredibile esperienza di lavoro li ha portati ad un meritato successo. Il terzo Chef, Carlo Cracco, era assente giustificato dalla puntata: era appena nato suo figlio, Cesare, a cui do' il benvenuto! Creatività e innovazione sono le loro parole chiave, esattamente come avviene per un artista nel momento in cui progetta un'opera. Come per un piatto di cucina, tale progettazione può andare incredibilmente bene o rovinosamente male. 
>
> Sul rapporto tra arte e cibo abbiamo una letteratura infinita: ad esempio, ricordo di aver letto anni addietro un interessante articolo sulla cucina proposta dai Futuristi [cura.magazine, numero 0, anno 2009, pag. 77] che, facendo fede all'Avanguardia a tutti i costi, imponevano di abolire la pasta passatista e inneggiavano ad accostamenti provocatori che avessero originalità nella forma e rispettassero la libertà associativa. Non è altrettanto facile oggigiorno per i talentuosi chef in erba che abbiamo visto all'opera nella trasmissione: se ben ricordate, gli accostamenti più audaci non hanno avuto un enorme successo, come ad esempio l'antipasto di cernia su macedonia di verdure. La chiamo così proprio per il commento fatto da una dei tredici giudici, l'artista Tamara Ferioli, perché in realtà trattavasi di Cernia marinata agli Agrumi con Chutney di Macedonia di Verdure e Cipolla Rossa. Il piatto, come gli altri tre che abbiamo assaggiato, è stato ispirato dalla mostra di Frida Kahlo, in questo caso specifico dai colori presenti nel suo secondo periodo pittorico. Abbiamo convenuto tutti che l'estetica dei dipinti ha soffocato quella del piatto, facendolo giudicare addirittura come una "cernia affogata nella macedonia". E, come ha sottolineato lo Chef Joe Bastianich, è molto difficile affogare del pesce!
>
> Pensando al parallelismo col cibo, anche l'arte deve spesso lavorare con degli elementi fissi che in qualche modo ledono la sua esplosività creativa: i nostri ingredienti possono essere la committenza, il luogo, i materiali e...si, anche il budget e il tempo a disposizione. L'ispirazione e la forza delle idee non sono abbastanza. Quindi, preparare un piatto ispirato all'arte di Frida Kahlo ha significato non solo misurarsi con una figura storica di donna tenace e rivoluzionaria, ma anche attenersi a delle caratteristiche specifiche della cucina Messicana, i cui ingredienti spesso compaiono nei quadri della pittrice. Pomodoro, peperoncino, frutti esotici, avocados. Quando mi è stato presentato il Gazpacho di Pomodoro, Anguria e Ravanelli con Ricciola marinata con Tabasco e Agrumi con Sedano cotto in ghiaccio e cubetti di Avocado, ho detto che "potrebbe essere visto come i primi diciotto anni di Frida: c'è una nota floreale, qualcosa di fragile e femminile, un fondo che sicuramente preannuncia del drammatico ma ancora non è drammatico." Una creazione che ha centrato il segno, insomma. Come me, anche Francesco Bonami, Direttore Artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, guardava molto all'estetica del piatto che, oltre ai colori, doveva saper equilibrare bene anche i sapori. Eppure, nonostante la presentazione impeccabile, ad un certo punto invece di carne di maiale sembrava di mangiare un meteorite; peccato, perché si sposava egregiamente con il suo letto di crema di mais. Due sapori diversi resi compatibili.
>
> Questa esperienza mi ha insegnato che, quando si va in un ristorante di alta cucina, che è ormai cultura in rapida ascesa in cui si mescolano esperienza, scienza dell'ingrediente e creatività, non si può giudicare un piatto in base al prezzo. È un discorso a trecentosessanta gradi che passa dal senso umano più sviluppato di tutti, il gusto, per poi ispirare la vista, l'olfatto, la memoria. Quello che c'è dietro è un lavoro meticoloso di cui forse non molti si rendono conto, esattamente come quando si giudica un'opera d'arte con "lo potevo fare anch'io" (che tra l'altro è il titolo di un libro sempre di Francesco Bonami, in cui egli ci spiega perché non è vero che poteva farlo chiunque. Una lettura che consiglio caldamente). 
>
> Vorrei concludere con un pensiero ai miei compagni di tavola che non ho ancora nominato, altri illustri esponenti del mondo dell'arte e del design, la cui convivialità ha sottolineato il primo motivo che spinge le persone a riunirsi attorno al cibo: lo scambio. Lady Tarin e Pierpaolo Ferrari, entrambi fotografi; Julia Krahn, artista visiva; gli artisti Silvio Giordano e Ozmo; il Professor Nicola Salvatore, dell'Accademia di Brera; la pittrice Elisabetta Rogai, la performer Liuba e i Designer Christoph Radl e Stefano Giovannoni.

STEFANO COLARIETI | L’artista Contemporaneo "Deve" Essere Un Ottimo Comunicatore | CONSENSO, HDRA' | Roma, IT


La comunicazione come driver per l’affermazione dell’Arte Contemporanea. Anche in questo straordinario mondo, alla creatività propria dell’Artista si deve aggiungere una buona comunicazione per affermare il valore e ramificare il significato dell’Arte Contemporanea. Chi realizza Opere deve poter trasformare in un racconto semplice e chiaro la filosofia che ispira l’anima dei lavori realizzati. Tutto ciò nel rispetto della lettura soggettiva di chi si interfaccia con le Opere, ma con la possibilità di accedere facilmente ai significati ispiratori della creatività. L’Artista non può prescindere dall’essere connesso alle nuove forme di comunicazione nell’era di internet.

Il valore universale dell’Artista si fonde con il valore globale dei Nuovi Media, un mix straordinario che contribuisce a far conoscere l’Arte e le proprie espressioni utilizzando velocemente con un clik quegli strumenti che l’innovazione mette oggi a disposizione. L’Arte diventa “partecipazione” e “condivisione”, nel rispetto dell' emotività soggettiva dell’individuo per l’Opera. Silvia Iorio, giovane Artista che lavora tra Berlino e la capitale italiana, sembra aver ben colto il valore strategico della comunicazione artistica. Le sue Opere si possono vedere in internet, insieme all'ascolto di interviste e alla presentazione di mostre cui partecipa. Il palinsesto dell’Artista di successo attraverso la propria innata creatività e i valori che la ispirano con una pianificazione strategica della comunicazione pubblica e una contaminazione con il sentiment degli appassionati dell’Arte.

Stefano Colarieti

Founder
CONSENSO.EU
www.consensoeu.com